Trovati 23 documenti.
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Un mondo a rischio / Ulrich Beck
Torino : Einaudi, [2003]
Fa parte di: Paasilinna, Arto. I veleni della dolce Linnea / Arto PAASILINNA
Fa parte di: Paasilinna, Arto. I veleni della dolce Linnea / Arto PAASILINNA
La metamorfosi del mondo / Ulrich Beck ; traduzione di Marco Cupellaro
Bari ; Roma : Laterza, 2017
Tempi nuovi
Che cos'è la globalizzazione : rischi e prospettive della società planetaria / Ulrich Beck
Roma : Carocci, 2009
Quality paperbacks ; 276
Il normale caos dell'amore / Ulrich Beck, Elisabeth Beck-Gernsheim
Torino : Bollati Boringhieri, 1996
Nuova cultura ; 55
1^ edizione
Roma, Carocci
Saggi 5
Torino : Einaudi, [2000]
Einaudi contemporanea ; 79
L'Europa cosmopolita : società e politica nella seconda modernità / Ulrich Beck, Edgar Grande
Roma : Carocci, 2006
Argomenti ; 40 - Argomenti ; 40
Bologna : Il mulino, [2008]
Voci
Conditio humana : il rischio nell'età globale / Ulrich Beck ; traduzione di Carlo Sandrelli
Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 2008
I Robinson. Letture
Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2012
I Robinson. Letture
L'Europa cosmopolita : società e politica nella seconda modernità / Ulrich Beck, Edgar Grande
Roma : Carocci, 2006
Argomenti ; 40
Europa tedesca : la nuova geografia del potere / Ulrich Beck ; traduzione di Michele Sampaolo
Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2013
Anticorpi ; 38
La società globale del rischio / Ulrich Beck ; traduzione di Floriana Pagano
Trieste : Asterios, 2001
I giorni del futuro
L'era dell'e / Ulrich Beck ; traduzione di Daniela Roso
Trieste : Asterios, 2001
I giorni del futuro
Lo sguardo cosmopolita / Ulrich Beck
Roma : Carocci, 2005
Argomenti ; 37 - Argomenti ; 37
Il normale caos dell'amore / Ulrich Beck, Elisabeth Beck-Gernsheim
Torino : Bollati Boringhieri, 1996
Nuova cultura ; 55
I rischi della libertà : l'individuo nell'epoca della globalizzazione / Ulrich Beck
Bologna : Il mulino, (2000)
Intersezioni ; 211
Abstract: L'autore, docento di Sociologia nell'Università di Monaco di Baviera e alla London School of Economics, affronta il tema dell'individuo nella cosiddetta seconda modernità, cimentandosi nel tentativo di porre le basi di una teoria politica capace di immaginare nuovi elementi di "comunanza", nuove "ovvietà" condivise, tra gli irrequieti individui che popolano il mondo della "seconda modernità". Di fronte al venir meno di importanti garanzie, presenti nei decenni passati, i cittadini si mobilitano contro tutto ciò che ai loro occhi appare come una minaccia destabilizzante, creando una situazione che può portare di fatto a limitazioni della libertà. Secondo l'autore i rischi che gravano sulla libertà non possono essere contrastati se non con una terapia "omeopatica", accettando cioè sul terreno della politica il carattere di rischio che costitutivamente inerisce alla libertà stessa. Dopo aver esaminato il profilo dell'"ugly citizen", il "cittadino brutto e cattivo", barricato a difesa del proprio benessere, intollerante nei confronti di qualsiasi intervento dello Stato nei suoi "affari", invocandone contemporaneamente l'inflessibilità nei confronti dei "diversi" e mobilitandosi contro la presenza di stranieri, trasformando le "virtù" borghesi in aggressività pura e smania di autodifesa, il saggio chiude illustrando come avviene la "costruzione politica dello straniero", riferendosi alle politiche migratorie adottate dai paesi dell'Unione europea, che troppo spesso incoraggiano a percepire gli stranieri come nemici.
I rischi della libertà : l'individuo nell'epoca della globalizzazione / Ulrich Beck
Bologna : Il mulino, (2000)
Intersezioni ; 211
Abstract: L'autore, docento di Sociologia nell'Università di Monaco di Baviera e alla London School of Economics, affronta il tema dell'individuo nella cosiddetta seconda modernità, cimentandosi nel tentativo di porre le basi di una teoria politica capace di immaginare nuovi elementi di "comunanza", nuove "ovvietà" condivise, tra gli irrequieti individui che popolano il mondo della "seconda modernità". Di fronte al venir meno di importanti garanzie, presenti nei decenni passati, i cittadini si mobilitano contro tutto ciò che ai loro occhi appare come una minaccia destabilizzante, creando una situazione che può portare di fatto a limitazioni della libertà. Secondo l'autore i rischi che gravano sulla libertà non possono essere contrastati se non con una terapia "omeopatica", accettando cioè sul terreno della politica il carattere di rischio che costitutivamente inerisce alla libertà stessa. Dopo aver esaminato il profilo dell'"ugly citizen", il "cittadino brutto e cattivo", barricato a difesa del proprio benessere, intollerante nei confronti di qualsiasi intervento dello Stato nei suoi "affari", invocandone contemporaneamente l'inflessibilità nei confronti dei "diversi" e mobilitandosi contro la presenza di stranieri, trasformando le "virtù" borghesi in aggressività pura e smania di autodifesa, il saggio chiude illustrando come avviene la "costruzione politica dello straniero", riferendosi alle politiche migratorie adottate dai paesi dell'Unione europea, che troppo spesso incoraggiano a percepire gli stranieri come nemici.