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× Soggetto ROMPICAPI
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× Nomi Cantarella, Eva
× Data 2014

Trovati 4 documenti.

Perfino Catone scriveva ricette
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Libri Moderni

Cantarella, Eva

Perfino Catone scriveva ricette : i Greci, i Romani e noi / Eva Cantarella

Milano : Feltrinelli, 2014

Varia

Itaca
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Libri Moderni

Cantarella, Eva

Itaca : eroi, donne, potere tra vendetta e diritto / Eva Cantarella

9. ed

Milano : Feltrinelli, 2014

Universale economica ; 8230

Abstract: Ai racconti confluiti nei poemi omerici era affidato il compito di trasmettere di generazione in generazione il patrimonio culturale dei greci. Le istituzioni religiose, i valori, i meccanismi del controllo sociale, la vita familiare che l'Iliade e l'Odissea mettono in scena sono quelli di una società realmente esistita, e l'Itaca di cui questo libro si occupa è una piccola città greca che tra il nono e l'ottavo secolo a.C. sta assumendo i caratteri della polis. Il volume illustra le caratteristiche di questa città, le sue organizzazioni politiche, i meccanismi sociali, le sanzioni, la nascita delle istituzioni giuridiche, il rapporto tra pubblico e privato, le credenze religiose dei suoi abitanti, in altre parole la loro vita e la loro mentalità.

Pompei è viva
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Libri Moderni

Cantarella, Eva - Jacobelli, Luciana

Pompei è viva / Eva Cantarella, Luciana Jacobelli

Milano : Feltrinelli, 2014

Universale economica ; 8546

Ippopotami e sirene
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Libri Moderni

Cantarella, Eva

Ippopotami e sirene : i viaggi di Omero e di Erodoto / Eva Cantarella

Torino : UTET ; Novara : De Agostini, 2014

Dialoghi sull'uomo

Abstract: L'Odissea di Omero e le Storie di Erodoto: due tra le più antiche opere di viaggio della letteratura occidentale, entrambe espressione del mondo greco, eppure straordinariamente diverse l'una dall'altra. Il poema di Ulisse tratteggia l'itinerario simbolico e introspettivo di un uomo alla ricerca di se stesso, ed è la grande metafora che sta alle radici della letteratura occidentale e del nostro immaginario collettivo. Le Storie, invece, anche se permeate di informazioni favolose e poco veritiere, sono i resoconti delle ricerche e delle esplorazioni che Erodoto ha effettivamente compiuto lungo le rotte e le strade del Mediterraneo e dell'Antico Oriente. In Omero, il mondo selvaggio, al di là dei confini dell'Egeo occidentale, popolato da maghe seduttrici, giganti cannibali e Ciclopi, è modello negativo di barbarie, contrapposto ai valori della civiltà greca: a questi Ulisse, tra mille peripezie, e non senza indugiare, desidera infine fare ritorno. In Erodoto, l'orizzonte geografico si allarga a luoghi lontani e meravigliosi - la Libia, l'Iran, il Caucaso - e ai popoli che li abitano. Lo storico li osserva con l'atteggiamento di un moderno antropologo, che non crede all'esistenza di valori assoluti e civiltà superiori, ma sa che se si proponesse a tutti gli uomini di scegliere, tra tutte, le usanze migliori, ciascuno dopo un'attenta riflessione indicherebbe le proprie.