Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Soggetto PATENTE DI GUIDA - Manuali
Includi: tutti i seguenti filtri
× Nomi Scarpellini, Pietro
× Data 1968

Trovati 2 documenti.

Pintoricchio
0 0
Libri Moderni

Pinturicchio

Pintoricchio : Libreria Piccolomini / testo di Pietro Scarpellini

Milano : Fabbri ; [Geneve] : A. Skira, 1968

I grandi decoratori ; 7

Canova e l'Ottocento
0 0
Libri Moderni

Scarpellini, Pietro

Canova e l'Ottocento / di Pietro Scarpellini

Milano : F.lli Fabbri, c1968

Capolavori della scultura ; 4

Abstract: Forse l’aspetto più originale e nuovo della grande svolta dell’arte avvenuta nella seconda metà del Settecento con il Neoclassicismo non va tanto ravvisato nel sorgere di una nuova religione della bellezza così esclusivamente fondata sul culto degli antichi, quanto nella funzione determinante che nella diffusione della nuova dottrina e nella imposizione fattane agli artisti vennero a prendere i filosofi, gli studiosi di archeologia, gli esteti, i critici e i letterati stessi. In questo clima di entusiasmo antiquario promosso dal neoclassicismo l’archeologia stava diventando una scienza storica, la riflessione estetica si era costituita in sistema, era divenuta una branca della filosofia, mentre la critica non era più una divagazione letteraria ma un genere, anzi una professione vera e propria. Tutti questi specialisti, questi cultori di nuove discipline avevano ben radicata la convinzione che spettava a loro non solo studiare gli antichi, esprimere apprezzamenti sugli artisti del passato o sui contemporanei, ma stabilire altresì cosa questi ultimi dovevano fare, stabilire le forme più belle e convenienti, nasceva insomma quel dominio degli uomini di penna sugli uomini del mestiere. Anche se la vera storia dell’arte di questi ultimi duecento anni non è stata fatta, al novanta per cento, che dai ribelli, cioè da coloro che si sono opposti alle imposizioni dei nuovi padroni. Il capostipite di tutti i moderni tutori dell’arte fu Giovanni Gioacchino Winckelmann, un archeologo tedesco giunto a Roma nel 1755 divenuto subito, con i suoi libri, un oracolo sia in fatto d’arte antica che moderna