Trovati 707 documenti.
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Dopo Hemingway : libri, arte ed emozioni d'America / Fernanda Pivano
Napoli : T. Pironti, 2000
Romanzi / Francis Scott Fitzgerald ; a cura di Fernanda Pivano
Milano : A. Mondadori, c1972
I meridiani
Nel nostro tempo / Ernest Hemingway ; a cura di Fernanda Pivano
Fa parte di: Pivano, Fernanda. Romanzi e racconti / Ernest Hemingway ; a cura di Fernanda Pivano
Fa parte di: Pivano, Fernanda. Romanzi e racconti / Ernest Hemingway ; a cura di Fernanda Pivano
Tenera è la notte / Francis Scott Fitzgerald ; traduzione e cura di Fernanda Pivano
Torino : Einaudi, 2014
ET
Addio alle armi / Ernest Hemingway ; presentazione, introduzione e traduzione di Fernanda Pivano
(Milano) : RCS Editori, c2002
I grandi romanzi ; 5
Dreamers : [la generazione che ha cambiato l'America] / [Fernanda Pivano, Cesare Fiumi]
Milano : Edimar, 1998
Beat hippie yippie / Fernanda Pivano
[Milano] : Bompiani, 1996
Saggi tascabili
Addio alle armi / Hernest Hemingway ; traduzione e introduzione di Fernanda Pivano
21. rist
Milano : A. Mondadori, 1990
Oscar ; 1 - Oscar narrativa ; 396
Il grande Gatsby / Francis Scott Fitzgerald ; introduzione e traduzione di Fernanda Pivano
Milano : A. Mondadori ; 1990)
Oscar classici moderni ; 5
Jukebox all'idrogeno / Allen Ginsberg ; a cura di Fernanda Pivano
Milano : A. Mondadori, 1969
Oscar ; L8
Santuario / William Faulkner ; introduzione di Fernanda Pivano ; traduzione di Paola Ojetti
Milano : A. Mondadori, 1980
Oscar narrativa ; 241
Milano : A. Mondadori, 1989
Oscar classici moderni ; 21
Milano : A. Mondadori, 1976
Oscar poesia ; 229
I miei amici cantautori / Fernanda Pivano ; a cura di Sergio Sacchi e Stefano Senardi
Milano : A. Mondadori, 2005
Ingrandimenti
[Milano] : B. Mondadori, c2004
Economica ; 25
Il vecchio e il mare / Ernest Hemingway ; traduzione e postfazione di Fernanda Pivano
49. ristampa
Milano : Oscar Mondadori, 2014
Oscar classici moderni ; 21
Milano : A. Mondadori, 1974
Oscar ; 552
Abstract: Cecilia Brady è la figlia di un famoso produttore cinematografico. Tuttavia il mondo luminoso e patinato degli studios non le fa né caldo né freddo, avviluppato nelle sue ipocrisie a cinque stelle, autoreferenziale e clientelare. Sullaereo che la porta a Hollywood ci sono anche Wylie White, uno sceneggiatore alcolizzato dalla lingua tagliente e Manny Schwarz, tycoon caduto suo malgrado in rovina. Nellappartamento nuziale invece, si trova il signor Smith, come lo chiama White, altrimenti noto come Monroe Stahr, una delle più influenti personalità del mondo del cinema. È un uomo che si è fatto da solo, partendo dalla gavetta e giungendo fino ai vertici dellindustria cinematografica a stelle e strisce. Temuto e rispettato, dedica anima e corpo al suo lavoro, soprattutto da quando sua moglie Minna è venuta a mancare
[Milano] : Mondadori, 1972
Oscar
Milano : A. Mondadori, 1972
Oscar
Milano : A. Mondadori, 1972
Oscar
Abstract: Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa "buia, desolata e meditabonda" persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un'aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne "non più proprio bambina, non ancora donna". "Dritta come una freccia nel vestitino succinto", il cappellino spinto all'indietro a sprigionare "quel che di licenzioso", Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l'incontro tra i suoi occhi "tutti pupilla" e quelli, simili a "due grumi di gomma", del capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto nella smorfia supplice di chi si accende una sigaretta dietro l'altra - un volto corrotto che porta incisa la perdita dell'innocenza di un intero Paese. Dopo aver freddato un suo scagnozzo e deflorato la ragazza tra le mura sventrate del fienile, Popeye riuscirà a segregarla in un bordello di Memphis e a far incolpare del delitto uno dei suoi uomini; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito perché "forse è nell'istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo".