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Abstract: Cronache del mal d’amore raccoglie i primi tre romanzi della Ferrante: L’amore molesto, I giorni dell’abbandono, La figlia oscura. Tra il primo e l’ultimo sono trascorsi però ben 21 anni, lasso di tempo che ci permette di individuare l’evoluzione dello stile e della poetica della scrittrice, il processo di chiarificazione di spinte emotive e convinzioni esistenziali. Anche qui come nell’Amica geniale, i protagonisti sono personaggi femminili indimenticabili, calati in un vissuto doloroso raccontato senza concessioni al sentimentalismo. Sono tutte storie di perdita. L’amore molesto racconta della reazione della figlia Delia alla morte della madre, indagando senza alcuna indulgenza sui lati oscuri del loro rapporto di dipendenza, che mette in gioco le vulnerabilità legate al modello primo della relazione d’amore, quello appunto con la madre, che è del resto il tema più trattato dalla Ferrante. Molesto proprio per intendere scomodo, tormentato, destinato a un conflitto eterno, fatto di reciproche ossessioni, di una ragnatela continua di tradimenti, assenze, nuove illusioni. I giorni dell’abbandono si costruisce attorno alla storia di Olga, che si ritrova sola, abbandonata dal marito che ama, sconvolta dal dolore, al quale risponde con una reazione allucinata, perversa, sboccata, restituita dall’autrice con un linguaggio senza filtri, con una violenza verbale mai casuale, che ferisce il lettore nella sua tragica verità. La figlia oscura è invece la storia di Leda, una madre alla ricerca di una nuova affermazione di se stessa dopo aver dedicato la propria vita alle due figlie.

Abstract: La trama ruota intorno al rapporto tra Delia e la madre Amalia, un rapporto madre-figlia scavato con crudeltà e con passione. "Miia madre annegò la notte del 23 maggio, giorno del mio compleanno, nel tratto di mare di fronte alla località che chiamano Spaccavento...". Questo è l'incipit del romanzo. Che cosa è accaduto ad Amalia? chi c'era con lei la notte in cui è morta?