Trovati 58 documenti.
Trovati 58 documenti.
I baffi / Emmanuel Carrère ; traduzione di Maurizia Balmelli
Milano : Adelphi, 2020
Fabula ; 355
D'autres vies que la mienne / Emmanuel Carrère
Paris : POL, 2009
Collection folio ; 5131
Milano : Mondo Home Entertainment, [2007]
L'avversario / Emmanuel Carrère ; traduzione di Eliana Vicari Fabris
Torino : Einaudi, [2002]
Einaudi tascabili ; 979
Io sono vivo e voi siete morti : Philip Dick, 1928-1982: una biografia / Emmanuel Carrère
[Bresso] : Hobby & Work, 2006
Valis
Vite che non sono la mia / Emmanuel Carrère ; traduzione di Federica Di Lella e Maria Laura Vanorio
Milano : Adelphi, 2019
Fabula ; 347
Bravura / Emmanuel Carrere ; traduzione di Ada Ceruti
Milano : Marcos y Marcos, 1991
Gli alianti
Limonov / Emmanuel Carrère ; traduzione di Francesco Bergamasco
Milano : Adelphi, c2012
Fabula ; 251
L'avversario / Emmanuel Carrère ; traduzione di Eliana Vicari Fabris
Milano : Adelphi, 2013
Fabula ; 261
Baffi / Emmanuel Carrere ; traduzione di Graziella Civiletti
Roma ; Napoli : Theoria, 1987
Letterature ; 5
L'avversario / Emmanuel Carrère
Torino : La Stampa, ©2006
Collezione d'autore
Un romanzo russo / Emmanuel Carrère ; traduzione di Lorenza Di Lella e Maria Laura Vanorio
Milano : Adelphi, 2018
Fabula ; 330
Facciamo un gioco / Emmanuel Carrère ; traduzione di Paola Gallo
Torino : Einaudi, [2004]
L'arcipelago Einaudi ; 41
Epepe / Ferenc Karinthy ; prefazione di Emmanuel Carrère ; traduzione di Laura Sgarioto
Milano : Adelphi, 2015
Fabula ; 287
L'avversario / Emmanuel Carrère ; traduzione di Eliana Vicari Fabris
Milano : Adelphi, 2013
Fabula ; 261
Abstract: Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L'inchiesta ha rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che non era nient'altro. Da diciott'anni mentiva, e quella menzogna non nascondeva assolutamente nulla. Sul punto di essere scoperto, ha preferito sopprimere le persone il cui sguardo non sarebbe riuscito a sopportare. È stato condannato all'ergastolo. Sono entrato in contatto con lui e ho assistito al processo. Ho cercato di raccontare con precisione, giorno per giorno, quella vita di solitudine, di impostura e di assenza. Di immaginare che cosa passasse per la testa di quell'uomo durante le lunghe ore vuote, senza progetti e senza testimoni, che tutti presumevano trascorresse al lavoro, e che trascorreva invece nel parcheggio di un'autostrada o nei boschi del Giura. Di capire, infine, che cosa, in un'esperienza umana tanto estrema, mi abbia così profondamente turbato - e turbi, credo, ciascuno di noi. (Emmanuel Carrère)