Trovati 8 documenti.
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4: Il simbolismo : parte prima / testo di Renato Barilli
Milano : Fabbri, c1967
Fa parte di: L'arte moderna / [direttore Franco Russoli ; assistente Renata Negri]
Fa parte di: L'arte moderna / [direttore Franco Russoli ; assistente Renata Negri]
5: Il simbolismo : parte seconda / testo di Renato Barilli
Milano : Fabbri, c1967
Fa parte di: L'arte moderna / [direttore Franco Russoli ; assistente Renata Negri]
Fa parte di: L'arte moderna / [direttore Franco Russoli ; assistente Renata Negri]
6: Il simbolismo : parte terza / testo di Renato Barilli
Milano : Fabbri, c1967
Fa parte di: L'arte moderna / [direttore Franco Russoli ; assistente Renata Negri]
Fa parte di: L'arte moderna / [direttore Franco Russoli ; assistente Renata Negri]
Il simbolismo nella pittura francese dell'ottocento / di Renato Barilli
Milano : Fabbri, c1967
Mensili d'arte ; 08
I preraffaelliti / di Renato Barilli
Milano : Fabbri, c1967
Mensili d'arte ; 14
A memoria / Dacia Maraini ; introduzione di Renato Barilli
Milano : Bompiani, 1967!
I neofigurativi
Il simbolismo nella pittura francese dell'Ottocento / di Renato Barilli
Milano : Fabbri, c1967
Mensili d'arte ; 8
I preraffaelliti / di Renato Barilli
Milano : Fabbri, 1967
Mensili d'arte ; 14
Abstract: Se oggi riandassimo con lattenzione ad alcuni dipinti eseguiti tra il 1849 e il 1850, più di un secolo fa, da tre giovani artisti inglesi sui ventanni, William Holman Hunt, John Evetett Millais e Dante Gabriele Rossetti, probabilmente non riusciremo a scorgevi nulla di avanguardistico e di sperimentale, nulla cioè che potesse costituire un anticipo rispetto alle due principali rivoluzioni che lOttocento ci avrebbe dato nella sua seconda metà. Il meticoloso finito, lasciuttezza e il rigore di linee cui si ispirano quei tre giovani non preannunciano in alcun modo la scoperta della vibrazione atmosferica, della presenza corrosiva della luce solare, che sarà di li a poco il nucleo della rivoluzione impressionista; così come larida cura del dettaglio e del particolare nulla ha a che vedere con la successiva innovazione cui si diedero i simbolisti, allorché cominciarono a sintetizzare gli elementi figurativi, tendendo a trasformarli in un alfabeto di puri segni plastici e cromatici. Se confrontati con questi tanto più audaci modelli posteriori, i dipinti dei tre giovani inglesi dovrebbero essere definiti come affatto accademici e tradizionalisti, privi di vere aperture sulle vicende successive. Eppure, contrariamente alla nostra delusione attuale, quei quadri fecero scandalo, ebbero un effetto traumatico, come di una frustata, sul tranquillo pubblico vittoriano, sollevando una furiosa polemica e unondata di proteste. Risalire a quel clima, intendere le ragioni di unopposizione tanto accanita, sarà il miglior modo per ritrovare il valore di avanguardia che indubbiamente spettò in quegli anni alla pittura preraffaellita.