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Abstract: Ulisse solcava ancora una volta i mari a bordo di una nave; forse questa volta sarebbe stata l'ultima. Itaca, la sua amata isola, era a poche miglia di distanza: Se gli dei non glielo avessero impedito, finalmente avrebbe rivisto Penelope, la sua amata sposa, e suo figlio, Telemaco. Ma sapeva che il ritorno a Itaca non sarebbe stato facile. Tiresia, l'indovino, lo avevav avvertito: avrebbe dovuto affrontare nuovi pericoli.

Abstract: La ragione per cui in alcuni raggruppamenti stellati si usa riconoscere la forma di un animale, di un carro o di un cacciatore, si trova nel mito greco: il cielo racconta molte storie antiche; tra queste quelle di Orione e Merope, di Callisto e Arcade, di Cinosura e Crono.

Abstract: Nella Grecia antica i mortali adoravano, e temevano, gli dei, perciò obbedivano loro e rispettavano le sacre leggi. Ma arrivò un'epoca in cui gli uomini divennero crudeli e spietati, e non rispettarono più le volontà degli dei. Zeus, il re degli dei, si arrabbiò tanto per il loro comportamento da colpire la terra con un diluvio che durò nove giorni e nove notti. Solo Deucalione e Pirra, due persone buone e giuste, poterono sfuggire al castigo: da esse avrebbe preso origine una nuova civiltà.

Abstract: Sulla via del ritorno a Itaca, ancora una volta, Ulisse e i suoi uomini devono affrontare un'avventura pericolosa: sull'isola di Eea li attende una maga capace di trasformare gli uomini in animali. E' la maga Circe, l'incantatrice dalle lunghe trecce che attira i marinai con ammalianti melodie.

Abstract: Molto tempo fa, a Sparta, vivevano due fratelli gemelli la cui fama di valorosi era diffusa in tutto il mondo. Erano figli della regina Leda e del sovrano degli dei, Zeus. I due vissero molte avventure e rimasero sempre uniti, aiutandosi e prendendosi cura uno dell'altro. Erano così legati da non sopportare l'idea di separarsi nemmeno per un minuto. Sarebbero riusciti a rimanere insieme per sempre?

Abstract: La navigazione di Ulisse e i suoi uomini nel Mediterraneo durava ormai da più di dieci anni, diretta verso Itaca. Il loro si era trasformato in un viaggio interminabile in cui avevano dovuto affrontare ogni tipo di pericolo. Nella sua ultima avventura Ulisse aveva conosciuto la maga Circe e l'indovino Teresia: entrambi lo avvertirono che sul cammino avrebbe incontrato terribili creature marine. Riuscirà a salvarsi anche da questo nuovo pericolo?

Abstract: Gli antichi greci, proprio come noi, avevano la curiosità di conoscere che cosa avrebbe riservato loro il futuro. Desiderosi di avere indicazioni per evitare di sbagliarsi, si rivolgevano agli oracoli che sapevano leggere nel futuro e dispensavano consigli. Il più importante di tutta la Grecia era quello che si trovava a Delphi, nel santuario del dio Apollo.

Abstract: da giorni Ulisse vagava senza meta per il mare, sostenuto da un pezzo di legno; lui e quel relitto erano gli unici sopravvissuti alle avventure vissute nel lungo viaggio che era costato la vita a tutti i suoi compagni. Ora però il re di Itaca sarebbe stato messo alla prova non da pericoli, ma da piaceri e tentazioni. Non avrebbe dovuto vedersela con cannibali e potenti maghe, ma con donne incantevoli e promesse di felicità alle quali non sarebbe stato facile rinunciare.

Abstract: Ci sono persone che hanno una tale considerazione di sé da sentirsi superiori a tutti; e così, invece di essere felici per ciò che sono, si preoccupano che qualcuno possa rivelarsi meglio di loro. Arrivano addirittura a sperare che gli altri falliscano, così da non avere rivali. Il mito greco narra di una donna che era proprio così; il suo nome era Aracne.

Abstract: A volte ci impegnamo tanto per raggiungere i nostri obiettivi che perdiamo di vista quanto di buono ci circonda e finiamo per non goderne. Qualcosa di simile accadde al dio Apollo, che fece l'errore di sottovalutare il potere del dio Eros, e a Dafne, una bella ninfa che amava la libertà, sopra a ogni cosa. Quando le loro esistenze si incrociarono, non solo non ottennero ciò che desideravano, ma furono travolti da un evento inaspettato.

Abstract: Sisifo era il re di Efira, città che egli stesso fondò e che oggi si chiama Corinto, ma era conosciuto in tutta l'Ellade per la sua incredibile astuzia. Era così scaltro e ingegnoso che pensò di poter ingannare persino gli dei! Si sa che tutte le bugie prima o poi vengono scoperte, e se a noi umani non piace essere presi in giro, quale poté essere la reazione degli dei quando scoprirono che un mortale li aveva ingannati?

Abstract: Il mito racconta che, all'epoca in cui Troia fu posta sotto assedio dall'esercito greco, viveva nella città una fanciulla che aveva uno straordinario dono: poteva vedere il futuro. Ciò, invece di favorirla, fu la sua rovina. Si chiamava Cassandra.

Abstract: Tanto tempo fa, due città del Mediterraneo si contendevano il potere su tutto il mondo conosciuto: una era Roma e l'altra Cartagine. Non c''era ostilità più feroce di quella che sentivano i cartaginesi per i romani, e viceversa. Pareva che fossero nemici da sempre. Sembra strano, ma come alle volte accade, tutto era cominciato da una grande storia d'amore che legò la regina cartaginese Didone all'eroe troiano Enea.