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Abstract: L'autore è Consigliere presso la Sezione lavoro della Corte di Cassazione ed è stato Pretore del lavoro e giudice della Sezione lavoro a Napoli. La monografia parte dal principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge proclamato dall'art. 3 della Costituzione che postula che a situazioni oggettivamente uguali debba corrispondere un uguale trattamento e che a situazioni oggettivamente diverse sia correlata una differenziata disciplina normativa. Tale principio ispira la speciale e differenziata normativa che regola il lavoro delle donne e che l'autore esamina nelle disposizioni della legge n. 7 del 1963 sul divieto di licenziamento delle lavoratrici per causa di matrimonio, della legge n. 1204 del 1971 sulla tutela delle lavoratrici madri, nonchè della legge n. 1025 del 1991 che introduce nell'ordinamento italiano le "azioni positive" che intervengono direttamente sulle cause strutturali delle disparità fra lavoratrici e lavoratori ridimensionando la vasta area delle legittime discriminazioni. In tale prospettiva, l'autore esamina anche i diversi orientamenti giurisprudenziali sull'estensibilità del principio di parità di trattamento. Nell'ultimo capitolo l'autore esamina il tema delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro e delle tendenze attuali della giurisprudenza in materia.