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Abstract: La piazza medievale è un'espansione quasi naturale della strada, un suo piegarsi improvviso per gonfiarsi di spazio in rapporto all'attrazione funzionale e figurativa esercitata da una chiesa o da un palazzo, da una fonte o da un trivio; non è stata progettata ma dall'uso è stata configurata con estrema precisione nei suoi rapporti volumetrici, nel carattere dei suoi snodi, nella forza dei suoi elementi emergenti. Il campo di Siena non è la traduzione fisica di un pensiero spaziale unitario ma il prodotto del lento consolidarsi, nella forma del suo perimetro e nelle forme dei suoi edifici, di decisioni, di usi, di spinte contrastanti della società, di mutamenti di tecniche e di linguaggi, degli atti complessi di una civiltà urbana che ha plasmato lo spazio rappresentativo della comunità in tempi lunghissimi, quasi come l'onda marina che nell'arco dei secoli colpisce lo scoglio. Quasi ogni piazza "centrale" nella storia delle città d'Italia e d'Europa, se rimonta al medioevo, ha questa vicenda più o meno complessa di formazione e dalla singolarità architettonica della sua piazza, ogni città ha tratto il sigillo della sua identità Così anche a Siracusa: la piazza della cattedrale è il prodotto dello stratificarsi di più che ventotto secoli di uso culturale dello spazio; noi ne vediamo solo l'ultima configurazione...%%