Trovati 7 documenti.
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Consumo, dunque sono / Zygmunt Bauman ; traduzione di Marco Cupellaro
Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 2008
I Robinson. Letture
Bologna : Il mulino, [2008]
Voci
Milano : Il saggiatore, [2008]
La cultura ; 635
Manuale dell'uomo normale / Beppe Severgnini
Milano : BUR, 2008
BUR. Extra
Abstract: Se c'è qualcosa che a noi italiani riesce davvero bene, sicuramente questo qualcosa è l'imperfezione. Essere imperfetti, per noi, è una vocazione, una missione, un diritto continuamente rivendicato, la debolezza della quale non possiamo fare a meno. Lo sa bene Beppe Severgnini che nel corso del tempo ha brillantemente documentato il nostro destino di esseri imperfetti, da una prospettiva, al contempo ironica e malinconica, tagliente e controintuitiva. Questi sono due dei suoi atipici "manuali" aggiungendo un nuovissimo, inedito "Manuale dell'uomo sociale", un vero e proprio "bonus book", una raccolta di istantanee di questo inizio secolo nelle quali Severgnini descrive un'Italia sempre ossessionata dai cellulari, stretta tra stipendi balcanici e prezzi inglesi, tra aperitivi serali e outlet. Tre manuali che sono un unico libro sugli italiani che ragionano, mangiano, viaggiano, giocano, stanno in casa e sempre, in ogni caso, si complicano la vita.
Vita liquida / Zygmunt Bauman ; traduzione di Marco Cupellaro
Roma [etc.] : GLF Editori Laterza, 2008
Economica Laterza ; 455
Abstract: Stress, paura sociale ed individuale, città alienanti, legami fragili e mutevoli: la vita liquida è precaria, vissuta in condizioni di continua incertezza, con la paura di essere colti alla sprovvista e rimanere indietro. Cio' che conta è la velocità, non la durata.
3. ed
Roma ; Bari : Laterza, 2008
Economica Laterza ; 246
Milano : Feltrinelli, 2008
Universale economica ; 2053
Abstract: Le politiche neoliberaliste degli ultimi decenni hanno posto le condizioni per lo sgretolamentodel tessuto sociale, esaltando la libertà dell'individuo a scapito della dimensione collettiva. Bauman sottolinea la tormentosa sfiducia esistenziale che caratterizza l'uomo dell'Occidente, il suo senso di solitudine e di precarietà. Egli identifica nell'antica "agorà", luogo pubblico e privato al tempo stesso, il luogo in cui l'uomo occidentale potrà tornare ad interrogarsi.