Trovati 4 documenti.
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Torino : Einaudi, 2022
ET
Abstract: «Il partigiano Johnny restituisce i principî ideali e le paure e le ragioni e i sogni di una intera generazione come nessun libro è riuscito a fare». Il partigiano Johnny è riconosciuto come il più originale e antiretorico romanzo italiano sulla Resistenza. La storia è quella del giovane studente Johnny, cresciuto nel mito della letteratura e del mondo inglese, che dopo l'8 settembre decide di rompere con la propria vita e di andare in collina a combattere con i partigiani. Una storia simile a quella di molti altri giovani e di molti altri libri scritti sullo stesso argomento. Ma Fenoglio riesce a dare alle avventure e alle passioni di Johnny una dimensione esistenziale ben più profonda e generale, che racconterà per sempre che cosa sono stati i partigiani e la Resistenza in Italia. Con La lingua del «Partigiano Johnny» di Dante Isella; una nota bibliografica e la cronologia della vita e delle opere.
Torino : Einaudi, 2022
ET
Abstract: «È difficile trovare, nella letteratura italiana degli ultimi cento anni, un romanzo in cui amore e guerra, giovinezza e morte si intrecciano in modo così magico». (Nicola Lagioia). Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso) è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un'azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti... Con parole precise e vere, con commozione e furia, Fenoglio fa risuonare la più bella tra le storie d'amore possibili e impossibili.
Torino : Einaudi, 2022
ET
Abstract: «Un romanzo storico per risalire a un tempo (apparentemente) senza storia. Una tranche de vie naturalista... Una parabola sulla perdita, sul rimpianto e sulla perseveranza, che non si lascia richiudere in nessuna verità confessionale. La malora è tutto questo e molto altro ancora» (Gabriele Pedullà). Pubblicato per la prima volta nel 1954 nella collana dei «Gettoni», due anni dopo I ventitre giorni della città di Alba, La malora racconta, con un tono ruvido che nulla concede alla retorica e al sentimento, la vicenda carica di destino del giovane Agostino che, morto il padre, va a servizio in un'altra cascina. Una storia elementare di fatica e di silenzi, di dolore e di violenza che ci riporta al dramma della miseria contadina delle Langhe e che trova il suo linguaggio nello stile scarno e partecipe di Fenoglio, lo stesso stile antiretorico e «barbarico» che procurò allo scrittore l'accusa di aver tradito i valori della Resistenza. Proprio questa asprezza e la continua invenzione linguistica fanno di Fenoglio uno dei massimi scrittori italiani del Novecento. Con La strada e i paracarri di Paolo Di Paolo, una nota bibliografica e la cronologia della vita e delle opere.