Trovati 83 documenti.
Trovati 83 documenti.
Milano : Garzanti, 1992
I grandi libri Garzanti ; 486
Milano : Garzanti, 1990
I grandi libri Garzanti ; 414
I grandi libri Garzanti ; 517 - I grandi libri ; 517
[Milano] : Garzanti, 1994
I grandi libri Garzanti ; 538
6. ed
Milano : Garzanti, 1994 LX, 181 p. ; 18 cm
I grandi libri Garzanti ; 450
Milano : Garzanti, 1989 L, 224 p. : ill. ; 18 cm
I grandi libri Garzanti ; 374
Milano : Garzanti, 1990
I grandi libri Garzanti ; 402
Il mercante di Venezia / William Shakespeare ; introduzione, traduzione e note di Gabriele Baldini
3 ed
Milano : Rizzoli, 2006
BUR. Teatro ; 12 - I grandi libri Garzanti ; 343
Macbeth / William Shakespeare ; introduzione, traduzione e note di Nemi D'Agostino
24. ed
Milano : Garzanti, 2016
I grandi libri Garzanti ; 391
Macbeth / William Shakespeare ; introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino
27. ed
Milano : Garzanti, 2019
I grandi libri
Abstract: Come i grandi criminali, Macbeth è al di là dell'odio. Ha il potere di lusinga, d'inganno, di sommovimento e di fascino della dea Persuasione; è uomo di egoismo, di passione, di vanità, di desiderio: facendo leva sulla sua smodata tracotanza il fato lo ha sollevato sul palco tragico dei re, ma solo per trarlo in inganno, per dargli la vittoria e poi togliergli subito tutto. Simbolo della condizione umana, Macbeth è inumano e troppo umano, un essere pieno della malinconia dell'età non più guidata dagli dei e della delusione dell'uomo d'azione che raggiunge i suoi traguardi e ne vede il vuoto, il prezzo esoso, e coglie una delle tante facce del vero: la vita come assurdo. Introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino.
Milano : Garzanti, 1995
I grandi libri Garzanti ; 581
[ Milano] : Garzanti, 1999
I grandi libri Garzanti
Milano : Garzanti, 1993
I grandi libri Garzanti ; 517
Macbeth / William Shakespeare ; introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino
13. ed
I grandi libri Garzanti
4. ed
Milano : Garzanti, 1998
I grandi libri Garzanti
11. ed
Milano : Garzanti, 2001
I grandi libri Garzanti ; 343
Coriolano / William Shakespeare ; introduzione, prefazione e note di Nemi D'Agostino
4. ed
Milano : Garzanti, 2020
I grandi libri
Abstract: "Coriolano" (1608) è l'ultima tragedia di Shakespeare, prima della stagione dei romances. Protagonista di questo dramma di passioni politiche e conflitti etici è Caio Marzio, il condottiero romano distintosi per valore militare nella guerra contro i Volsci, ma poi costretto all'esilio dall'ostilità della plebe. Dopo aver trovato rifugio presso i nemici, li convince ad affidargli una spedizione contro Roma per vendicarsi del suo popolo, ma infine risparmia la città cedendo alle suppliche della madre e della consorte, e in tal modo decreta la propria condanna a morte perché agli occhi dei Volsci è solo un traditore. Coriolano è uomo di abissali antinomie: salvezza e rovina di Roma, è insieme leale e infedele; è una macchina da guerra ma ha il fascino e il candore di chi non sa mentire e non sa mediare. In lui la virtù è sempre la faccia di una medaglia il cui rovescio è un vizio: la sua nobiltà d'animo ha un risvolto ignobile che si chiama superbia, orgoglio, arroganza. «Autore di sé stesso», come lo definisce Shakespeare, è a un tempo artefice della propria grandezza e causa della propria perdizione, è l'eroe solitario e tragico in cui destino e carattere coincidono. Introduzione e traduzione di Nemi D'Agostino.
5. ed
Milano : Garzanti, 2020
I grandi libri
2. ed
Milano : Garzanti, 2021
I grandi libri
Abstract: Dramma storico in tre parti, l'Enrico VI (1590-92) racconta il turbolento regno dell'ultimo sovrano della dinastia dei Lancaster, sul trono dal 1422 al 1471. La progressiva delegittimazione del potere regale domina la prima parte della trilogia, una sorta di preludio alla Guerra delle due Rose, che sarà al centro delle parti seconda e terza. Alla morte di Enrico V, un anno dopo il trionfo sui francesi ad Agincourt (1421), il trono è di fatto vacante, affidato a un imbelle Enrico VI fanciullo che ha ereditato la corona ad appena nove mesi. Mentre in patria si approfondiscono i dissensi interni all'aristocrazia, oltre Manica le sorti del conflitto franco-inglese vengono ribaltate dall'indomita Jeanne d'Arc, la Pulzella d'Orléans, dipinta da Shakespeare come un'amazzone sovversiva e spregiudicata che sconfigge il valoroso John Talbot, braccio armato del re d'Inghilterra, l'ultimo cavaliere senza macchia e senza paura. Il tempo degli eroi è finito e l' history play del giovane drammaturgo, più che tramandare gesta esemplari, scava nel grande verminaio della Storia e delinea un affresco a tinte fosche del sistema feudale inglese ormai al tramonto. (Fonte: editore)