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× Soggetto PATENTE DI GUIDA - Manuali
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× Nomi Beccalli, Bianca
× Data 1999

Trovati 3 documenti.

Donne in quota
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Libri Moderni

Donne in quota : è giusto riservare posti alle donne nel lavoro e nella politica? / a cura di Bianca Beccalli ; prefazione di Giuliano Amato ; testi di Marzia Barbera ... [et al.]

Milano : Feltrinelli, 1999

Elementi Feltrinelli. Società

Abstract: Negli anni '90 è emerso in Italia il dibattito, già ampiamente svolto in altri Paesi e soprattutto negli Stati Uniti dove le politiche di "azione positiva" sono nate, su quale vantaggio rappresenti per la causa delle donne e della democrazia una "quota garantita" nel sistema di rappresentanza politica. Questo volume raccoglie tesi favorevoli e contrarie che si confrontano contestualizzando il problema nella società italiana contemporanea. Sono i contributi di due filosofi, due giuristi e tre costituzionalisti. Si ricorda, per inciso, che nel 1996 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime le quote elettorali da poco istituite e precisamente con la legge elettorale n. 81/93 che aveva introdotto una disposizione secondo la quale "nelle liste dei candidati nessuno dei sessi può essere di norma rappresentato in misura superiore ai due terzi". La Corte ritenne che il principio di uguaglianza sancito dagli art. 3 e 51 non possa avere significato diverso da quello dell'indifferenza ai fini considerati e che se l'appartenenza all'uno o all'altro sesso non può mai essere assunto come requisito di eleggibilità, altrettanto deve affermarsi per quanto riguarda la candidabilità.

Donne in quota
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Libri Moderni

Donne in quota : è giusto riservare posti alle donne nel lavoro e nella politica? / a cura di Bianca Beccalli ; prefazione di Giuliano Amato ; testi di Marzia Barbera ... [et al.]

Milano : Feltrinelli, 1999

Elementi Feltrinelli. Società

Abstract: Negli anni '90 è emerso in Italia il dibattito, già ampiamente svolto in altri Paesi e soprattutto negli Stati Uniti dove le politiche di "azione positiva" sono nate, su quale vantaggio rappresenti per la causa delle donne e della democrazia una "quota garantita" nel sistema di rappresentanza politica. Questo volume raccoglie tesi favorevoli e contrarie che si confrontano contestualizzando il problema nella società italiana contemporanea. Sono i contributi di due filosofi, due giuristi e tre costituzionalisti. Si ricorda, per inciso, che nel 1996 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime le quote elettorali da poco istituite e precisamente con la legge elettorale n. 81/93 che aveva introdotto una disposizione secondo la quale "nelle liste dei candidati nessuno dei sessi può essere di norma rappresentato in misura superiore ai due terzi". La Corte ritenne che il principio di uguaglianza sancito dagli art. 3 e 51 non possa avere significato diverso da quello dell'indifferenza ai fini considerati e che se l'appartenenza all'uno o all'altro sesso non può mai essere assunto come requisito di eleggibilità, altrettanto deve affermarsi per quanto riguarda la candidabilità.

Donne in quota
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Donne in quota : è giusto riservare posti alle donne nel lavoro e nella politica? / a cura di Bianca Beccalli ; prefazione di Giuliano Amato ; testi di Marzia Barbera ... [et al.]

Milano : Feltrinelli, 1999

Elementi Feltrinelli. Società

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Abstract: Negli anni '90 è emerso in Italia il dibattito, già ampiamente svolto in altri Paesi e soprattutto negli Stati Uniti dove le politiche di "azione positiva" sono nate, su quale vantaggio rappresenti per la causa delle donne e della democrazia una "quota garantita" nel sistema di rappresentanza politica. Questo volume raccoglie tesi favorevoli e contrarie che si confrontano contestualizzando il problema nella società italiana contemporanea. Sono i contributi di due filosofi, due giuristi e tre costituzionalisti. Si ricorda, per inciso, che nel 1996 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime le quote elettorali da poco istituite e precisamente con la legge elettorale n. 81/93 che aveva introdotto una disposizione secondo la quale "nelle liste dei candidati nessuno dei sessi può essere di norma rappresentato in misura superiore ai due terzi". La Corte ritenne che il principio di uguaglianza sancito dagli art. 3 e 51 non possa avere significato diverso da quello dell'indifferenza ai fini considerati e che se l'appartenenza all'uno o all'altro sesso non può mai essere assunto come requisito di eleggibilità, altrettanto deve affermarsi per quanto riguarda la candidabilità.