Sistema Bibliotecario Area Metropolitana

Abstract: La prima opera firmata e datata del Foppa, I Tre crocifissi di Bergamo, del 1456, rivela una partecipazione diretta alle vicende della Rinascenza italiana. Ma siamo già ad un punto di arrivo nel percorso dell'attività giovanile del Foppa, quasi a conclusione di un succedersi di esperienze su cui hanno operato cultura veneta, borgognona, provenzale e fiamminga nella complessità del linguaggio figurativo tardo-gotico quale è quello della Lombardia prima del Foppa.

Abstract: un'altra Spagna, almeno per la pittura, a Siviglia, che contrapponeva allo splendore della capitale la potenza degli ordini religiosi e la ricchezza dei traffici. Da Siviglia si era mosso Velazquez per affrontare in chiave epica, i nuovi fasti pittorici del Regno, ed a Siviglia aveva realizzato i suoi più estatici rapimenti Francisco de Zurbaran, e proprio in quelle chiese dove Murillo avrebbe, di lì a poco, divulgato pacate immagini di una fede senza drammi e senza inquietudini. Ma Murillo giungeva tardi, uomo nuovo rispetto alla classe di Velazquez e Zurbaran, partecipe di una generazione che, al segno del Barocco, si rivelava pronta a rinnegare gli altissimi precedenti ed a contestare, in nome di altre poetiche, la supremazia dei maestri della prima stagione eroica, protagonisti e comprimari, innovatori e fiancheggiatori, quale che fosse il grado della loro modernità.

Abstract: Pittore, scultore, incisore, decoratore, per tutta la prima metà del secolo Matisse domina con Picasso la scena artistica sia per l'importanza della sua opera che per il prestigio della sua personalità. Ha già 21 anni nel 1890, quando si afferma all'improvviso in lui una vocazione che niente aveva lasciato prevedere; ma questo gli permette di misurare anche meglio il carattere eccezionale della svolta che prende il suo destino.

Abstract: Carlo Crivelli compose le sue opere dal 1460 al 1495, in un'epoca in cui l'arte gotica era già tramontata e si diffondevano nell'Italia Settentrionale gli ideali del Rinascimento. Crivelli ebbe l'avventura di vivere tra le due epoche, di assimilare nell'essenza la tradizione medievale che stava per finire e di tradurre in parte quelle idee nuove che il pensiero umanistico diffondeva non solo nel costume mentale della speculazione filosofica, ma anche nella pittura.

Abstract: Qual è il tanto deprecato genere dei quadri di Delacroix? Perché irritano tanto la sensibilità del pubblico, dei pittori, dei critici? A queste domande si può rispondere solo considerando per un momento il clima artistico nel quale Delacroix si inserisce da fiero interlocutore. Parigi è ormai adagiata nelle convenzioni stilistiche della scuola classica: decoro della composizione, probità del disegno, nettezza della forma, monumentalità nell'azione, dominio delle passioni, chiarezza intellettuale. Delacroix, fin dalle prime apparizioni pubbliche, sconvolge ogni abitudine visiva: il suo colore è acceso e vibrante, dinamiche le sue composizioni in cui il disegno si torce e guizza ad inseguire il ritmo fluente della forma, più suggerita che chiaramente definita, il suo mondo poetico è percorso da inquietudini letterarie, agitato da passioni. Eppure non è un rivoluzionario bensì un rinnovatore.