Abstract: Nessuno ha raccontato la guerra come Svetlana Aleksievič, instancabile raccoglitrice di storie e testimonianze, poi restituite nei suoi libri attraverso quella scrittura polifonica che nel 2015 le è valsa il premio Nobel per la Letteratura. Nella trilogia delle Guerre lesperienza tragica del conflitto il secondo mondiale e quello in Afghanistan tra il 1979 e il 1989 è resa attraverso il coro di voci che ne sono state protagoniste, vittime e testimoni insieme. Per me il percorso dellanima è più importante dellaccadimento stesso, al primo posto non cè il come è stato ma come la persona lha vissuto, patito, che cosa ha compreso di se stesso nella guerra, nella catastrofe nucleare, nella subitanea disintegrazione di quello che era il suo mondo. Nei miei libri il fatto non è il mero accadimento, ma i sentimenti che ne vengono indotti [...]. È la storia dei sentimenti con la speranza che ogni persona desideri maggiormente conoscere qualcosa che riguarda unaltra persona, piuttosto che la guerra o Černobyl. Raccolgo testimonianze non sul fatto che ceravamo, ma sul come eravamo. Quali persone. E come rispondevamo alla questione: sì, ceravamo, ma per che cosa?.
Titolo e contributi: Opere. Guerre : La guerra non ha un volto di donna, Gli ultimi testimoni, Ragazzi di zinco / Svetlana Aleksievič ; a cura di Sergio Rapetti ; traduzioni di Nadia Cicognini e Sergio Rapetti
Pubblicazione: Firenze ; Milano : Bompiani, 2022
Descrizione fisica: 1029 p. ; 21 cm
Serie: Bompiani Overlook
ISBN: 9788830108936
Data:2022
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 1 copie, di cui 0 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
---|---|---|---|---|---|
La Cassa | 958.104 ALE | 4L-13256 | Su scaffale | Disponibile |
Ultime recensioni inserite
Nessuna recensione
Clicca sulla mappa dove vuoi posizionare il tag